Nell’ultima Pill pubblicata, Design Thinking: Empathize, abbiamo parlato di una fase essenziale nell’applicazione del processo: quella in cui bisogna empatizzare col destinatario del prodotto/servizio/processo che si sta progettando per conoscerne caratteristiche e peculiarità.
Fase numero 2: Definisci il problema
Una volta conclusa questa fase di scoperta e osservazione è possibile passare alla fase numero due del processo di Design Thinking: quella in cui bisogna operare una sintesi dei dati raccolti e delineare con precisione il problema.
In sostanza, si vanno a Definire:
- la persona per cui si progetta
- il bisogno da soddisfare
spesso seguendo le intuizioni che derivano dall’analisi dei dati.
In questa fase il quadro che inizialmente sembrava soltanto un’accozzaglia di informazioni inizia a prendere forma e i tasselli cominciano ad andare al loro posto.
Il problema complesso viene definito con chiarezza e ad esso si può, quindi, trovare soluzione.
Una matassa da sciogliere
Qui si scioglie un nodo che sembrava impossibile da dipanare con il grado di conoscenza precedente la fase di Empatia.
I dati raccolti sulla persona nel contesto rilevante consentono di scomporre e perimetrare quello che all’inizio sembrava un problema nemmeno ben comprensibile e forse nemmeno percepito in modo evidente.
La sfida che si dovrà affrontare è ormai ben chiara e sarà più semplice a questo punto tirar fuori idee creative che soddisfino il bisogno individuato.
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